Open Access Repository - Open Journal Sanità Pubblica Veterinaria [https://spvet.it] [https://indice.spvet.it] (ISSN 1592-1581). Sede - Via G. Salvemini n.1 - 06126 Perugia (Pg); Telefoni: Redazione 075-343207 / email: redazione-spvet@izsum.it; editoria@izsum.it Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati". Rif.: Raoul Ciappelloni
Avete raggiunto il repository narrativo dedicato ai «casi di Zoonosi». Qui troverete, in forma di racconto, esperienze raccolte dalla voce degli Operatori del Servizio Sanitario che hanno affrontato questi casi di studio, con l'aggiunta di commenti di esperti, informazioni di contesto, riferimenti alla letteratura scientifica e strumenti per partecipare in crowdsourcing alla elaborazione delle «storie di zoonosi» e del software gestionale associato. Questa antologia è stata promossa nell'ambito del Progetto Micro Epidemic One Health per sostenere la ricerca, lo studio, l'aggiornamento professionale ed ampliare la condivisione di informazioni biomediche sulle malattie che si trasmettono dagli animali all'uomo. [presentazione dell'iniziativa «Storie di Zoonosi»].
By: U.S. Dept. of Agriculture - Animal and Plant Health Inspection Service, APHIS, Courtesy: Public Health Image Library. Brain tissue - cytoarchitectural histopathologic changes found in bovine spongiform encephalopathy. Public Domain Picture. http://www.publicdomainfiles.com/show_file.php?id=13518459011951
La BSE - Bovine Spongiform Encephalopathies è una grave patologia neurodegenerativa facente parte delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE). Attualmente è conosciuta in tre forme: BSE classica, BSE atipica di tipo H e di tipo L. Colpisce, con esito mortale, i bovini ed anche l’Uomo (variante di Creutzfeldt-Jakob, diagnosticata nel 1996). La BSE è causata da una proteina Prionica, (PrP), assumibile dall’animale con la razione alimentare. Pur essendo possibile un decorso della malattia asintomatico, le principali manifestazioni della BSE nel bovino sono evidenti e comprendono: alterazioni comportamentali, incoordinazione motoria, difficoltà di deambulazione, perdita di peso, ridotta produzione di latte. Dal 1989 la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE hanno attuato misure per la gestione dell’Encefalopatia spongiforme bovina.
Granulomi da Brucellosi. Licenza CC0 - Foto Marshall Fox, USCDCP da Pixnio
La Brucella spp. è un batterio Gram negativo, aerobio, di piccole dimensioni e forma sferica, agente infettivo di una malattia storicamente nota come “febbre maltese”. Le specie di Brucella più comuni sono B. melitensis (da ovini e caprini), B. suis (da suini), B. abortus (da bovini) e B. canis (da cani). Colpisce principalmente gli animali e nel bovino causa mastite ed aborto. L'uomo si infetta per contatto con escrezioni e secrezioni di animali malati, per ingestione di alimenti contaminati (tipicamente carne poco cotta, latte crudo, formaggi freschi, burro e panna contaminati) e inalando aerosol contenente il batterio. Raramente l’infezione si propaga per trasmissione da persona a persona. I soggetti, soprattutto se deboli e con sistema immunitario compromesso, contraggono la brucellosi evidenziando una sintomatologia non specifica simil - influenzale, caratterizzata da febbre che può divenire ricorrente, malessere generalizzato, sudorazione notturna e debolezza.
La Direttiva 99/2003 della Comunità Europea individua specifiche misure di sorveglianza cui le attività produttive debbono attenersi in relazione alle specifiche realtà di ciascun Stato. Considerata l’importanza epidemiologica delle zoonosi e le necessarie interazioni fra l’uomo, gli animali e l’ecosistema è oggi sempre più necessario garantire un accurato controllo degli ambienti di alevamento, produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione degli alimenti. Questo capitolo del Progetto Storie di Zoonosi riporta le narrazioni che riguardano, tale attività in relazione alle zoonosi, privilegiando un approccio multidisciplinare che comprenda il settore medico e quello veterinario.
Leptospira by CDC/ Rob Weyant (2006). The image is in the Public Domain. https://phil.cdc.gov/PHIL_Images/20050308/22ad4ce53a1648feb011a7d6dd26fbb6/138_lores.jpg
La Leptospirosi è una malattia infettiva che viene trasmessa da batteri gram negativi del genere Leptospira. Il contagio avviene principalmente tramite il contatto con acqua, suolo o fango contaminati dall'urina di animali infetti, come topi, ratti, ma anche cani, bovini, suini e altri animali selvatici.
I sintomi della leptospirosi possono variare da lievi a gravi e includono febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea, vomito e rash cutaneo. In casi gravi, può causare danni al sistema respiratorio, al fegato, ai reni e al sistema nervoso.
Se non trattata, la Leptospirosi può causare complicazioni serie e anche la morte. È quindi importante che i giovani siano consapevoli dei pericoli e prendano le precauzioni necessarie per evitare di contrarre la malattia.
Le Listeriosi sono tossinfezioni alimentari causate da Listeria monocytogenes, un batterio aerobio, Gram positivo, diffuso su terreni e le acque. Facilmente contamina gli alimenti come i prodotti agricoli (verdure, ortaggi), prodotti caseari e salumi. Un centinaio di cellule batteriche per grammo di cibo sono una quantità sufficiente per scatenare un'infezione. Listeria monocytogenes è causa di infezioni che coinvolgono il sistema nervoso centrale, provocando batteriemia e gravi complicazioni in soggetti fragili (anziani, neonati, diabetici, malati oncologici e immunodepressi). Le donne in gravidanza possono rischiare aborto, parto prematuro, infezione fetale. Sovente, gli animali sono portatori asintomatici di questo patogeno. L'infezione da Listeria si può evitare con la cottura accurata dei cibi, la pastorizzazione del latte da bere e per fare formaggi, l'igiene delle mani e degli utensili da cucina, non ponendo in contatto carni crude con verdure e cibi già cotti.
Australian Bat lyssavirus (ABLV) e il virus della Rabbia (Rabies lyssavirus), appartengono al Genere Lyssavirus (famiglia dei Rhabdoviridae). Sono caratterizzati dalla caratteristica forma a proiettile (bullet shape) e singolo filamento negativo di RNA. Vengono trasmessi all'Uomo da un animale che ha contratto l'infezione. La contaminazione avviene attraverso morsi, graffi o contatto delle mucose con saliva infetta. Nei mammiferi entrambi i virus causano una grave encefalomielite acuta progressiva che è generalmente mortale.
"Typhoid bacteria (Salmonella typhi)" by Sanofi Pasteur is licensed under CC BY-NC-ND 2.00
Bacilli Gram-negativi, asporigeni e anaerobi facoltativi. Sono agenti infettivi batterici ritrovati frequentemente negli alimenti. La Salmonella, è stata segnalata per la prima volta nel 1886 in un un caso di peste suina, dall'assistente del Veterinario Daniel Elmer Salmon. Questo batterio conta più di 2000 sierotipi. Nell'uomo e nelle specie animali di allevamento, in particolare si rilevano la Salmonella enteritidis e la Salmonella typhimurium, che provocano forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Sarcoptes-scabiei.JPG. Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
Infestazione contagiosa della pelle causata dall'acaro Sarcoptes scabiei. Si tratta di un microscopico acaro che si insedia sotto l'epidermide scavando microscopici tunnel. Provoca un prurito notturno particolarmente intenso e fastidioso. L'acaro si trasmette per contatto diretto con persone o animali malati. Nell'Uomo si localizza nelle pieghe cutanee delle dita, alle ascelle, all'inguine. È un'affezione ampiamente distribuita in tutto il mondo che colpisce ogni classe sociale ed età.
NIAID (2006) Mycobacterium tuberculosis. 5149398656_ebd66669fa_z.jpg. https://flic.kr/p/8R31Ps Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0).
Con il termine Tubercolosi si indica una famiglia di patologie infettive causate da vari ceppi di micobatteri, citiamo: Mycobacterium tuberculosis (Bacillo di Koch), M. bovis, M. caprae, M. africanum, M. microti, M. canettii e M. pinnipedii. Oltre all'Uomo i micobatteri colpiscono bovini, caprini, equini, cani, gatti, animali domestici e da zoo, come pure animali selvatici quali cinghiali, volpi, tassi, lepri e cervi. La Tubercolosi si trasmette raramente attraverso la cute, più frequentemente tramite le mucose (orale, respiratoria, intestinale) con la saliva o i secreti come il latte di animali infetti. Si tratta di una patologia batterica cronica e progressiva caratterizzata da formazioni di tipo granulomatoso con noduli (tubercoli) e fenomeni essudativi.